Ci sono alcuni cose, e nello specifico puntiamo i riflettori su sei comportamenti molto diffusi, che sembrano normali ma che in realtà sono sbagliati. Arriva la spiegazione da questo punto di vista da parte della psicologa.
Nella vita di tutti i giorni, anche se non sempre ci facciamo caso, ci sono alcuni comportamenti che si ripetono nel tempo e che, proprio per la loro ripetitività, finiamo per considerare normali. Inevitabili ed anche corrette. Molto spesso, però, si tratta a tutti gli effetti di reazioni, anche inconsapevoli, a dei traumi che affondano le loro radici nelle origini della nostra vita. Con l’infanzia che per gli psicologi in generali è una sorta di miniera d’oro per conoscere e comprendere i pazienti che hanno davanti.

Le abitudini più difficili da rimuovere sono rappresentate senza ombra di dubbio da quelle che noi tendiamo a considerare come normali. E che, quindi, non sentiamo l’esigenza di rimuovere. Ancor di più nel momento in cui non capiamo fino in fondo quanto possano essere dannose. La psicologa, in tal senso, mi ha illustrato quelle che sono sei comportamenti che spesso vengono percepiti come normali, diffusi e fisiologici e che, invece, dovremmo affrontare per superarli e lasciarci alle spalle, dal momento che possono condizionare le nostre vite e le nostre relazioni sociali.
La psicologa mi ha aperto gli occhi: ecco sei comportamenti da eliminare
Il primo comportamento sul quale la psicologa si è concentrata è quello di ripetere la frase “va tutto bene” anche quando in realtà si è in profonda difficoltà. Mi ha illustrato, infatti, che si tratta di un metodo per non mostrarsi vulnerabili, col timore di allontanare una persona. Forte, però, è il timore di perdere una persona e ci sono altri due comportamenti che riguardano questa paura. Il primo è quello di pensare che si sta perdendo una persona solo perché non risponde ai messaggi per qualche ora, mentre il secondo è quello di analizzare ogni parola e virgola di un messaggio. Finendo per vedere cose che non ci sono.

Il quarto comportamento è quello di tenersi ogni emozione dentro, nel timore che quello che senti possa annoiare o appesantire la vita degli altri. Il quinto, invece, è ancora più profondo, dal momento che riguarda la percezione che gli altri hanno. Si teme che qualcuno ci possa abbandonare quando scopriamo chi siamo anche se non abbiamo nulla da nascondere.
Ultimo, ma non per questo meno pericoloso proprio per la propria salute, sul quale la psicologa si è soffermata è la preoccupazione quando una relazione va troppo bene. In questo modo, infatti, si finisce per trovare dei problemi perché non si crede possibile che le cose stiano andando per davvero così bene.