Pulire il bagno è fondamentale, ma questa routine non va banalizzata: bisogna evitare alcuni errori comuni. Ecco a cosa stare attenti.
Gli errori durante le pulizie del bagno non mettono solo a rischio l’efficacia della pulizia in sé ma possono di certo favorire la proliferazione di cattivi odori poi difficili da debellare e, soprattutto, batteri e muffe. Conoscere tutte le cattive abitudine più diffuse è dunque utile per evitare di commettere sbagli pericolosi e agire in modo poco sensato. Solo procedendo con criterio è possibile ottenere dei risultati funzionali.

Il fine è quello di poter usare un bagno davvero igienizzato e sicuro. Si pulisce per questo, dopotutto. Lo sporco, l’umidità e i residui di sapone e dentifricio creano un ambiente ideale per la proliferazione di germi e funghi. Igienizzare ogni superficie della stanza è quindi importantissimo per cercare di ridurre al minimo il rischio di infezioni. Un bagno sporco non è soltanto antiestetico e respingente. Diventa anche un vettore eccezionale per la diffusione di malattie, soprattutto in quelle case dove lo stesso WC è usato da più persone.
Con la pulizia si deve poi cercare di eliminare tutti i cattivi odori che dipendono dal ristagno d’acqua e dallo sporco. In generale, si deve pulire, igienizzare e lavare tutto per migliorare il comfort della stanza dedicata all’espletamento di funzioni primarie e all’igiene personale. Ecco dunque otto errori assai comuni che bisogna sempre evitare tutte le volte che si pulisce il bagno.
Pulire il bagno, ecco gli otto errori imperdonabili da evitare
Partiamo dal più grave. Non pulire lo scopino e gli stracci prima di utilizzarli per le pulizie. Lo scopino è un grandissimo e pericolosissimo ricettacolo di batteri. E non è difficile intuire il perché. L’idea di usarlo come strumento di pulizia prima di averlo decontaminato e igienizzato è dunque una mossa suicida. Quanto agli stracci, è sbagliato sia usare lo stesso panno per tutte le superfici che non pulirlo accuratamente prima dell’utilizzo. L’uso di un panno unico e non pulito favorisce la diffusione di germi da una zona all’altra del bagno.

Secondo errore: quando non si comincia a pulire seguendo un senso preciso, ovvero dall’alto verso il basso. Partire dal pavimento è poco logico: lo sporco cade sulle superfici già pulite se si comincia da terra e poi si passa a mensole e specchi. In molti, poi non tolgono la polvere dalle mattonelle prima di lavarle. Un altro errore comune, causato dalla fretta, è il non lasciar agire per un tempo sufficiente i prodotti igienizzati e sgrassanti. I detergenti, gli igienizzanti e gli anti-calcare devono agire per qualche minuto prima di essere risciacquati… altrimenti non saranno mai perfettamente efficaci.
Capita poi spesso che chi pulisce si scordi di passare un panno asciutto su tutti i rubinetti. In generale, rubinetti e maniglie sono tra le superfici più toccate e quindi inquinate da batteri e sporcizia. Ciononostante sono elementi spesso trascurati durante le pulizie.
Altro errore spesso commesso da chi pulisce il bagno: non passare un tira-acqua e quindi non asciugare i vetri della doccia e gli specchi. Tra gli errori comuni di chi pulisce il bagno c’è anche il non svuotare il cestino, lavarlo e disinfettarlo con cura. Poi c’è un altro elemento critico: il non lavare i tappetini almeno una volta alla settimana.