A proposito di Bonus TARI, in vista del 2026 arrivano degli importanti aggiornamenti e delle notizie da non prendere con leggerezza. Ecco quali sono i requisiti per poterne usufruire e come fare domanda.
Il tema dei rifiuti da questo punto di vista è ancora centrale in Italia, dal momento che non in tutte le zone del Paese c’è una gestione importante da questo punto di vista ed adeguata rispetto al numero di spazzatura che viene prodotta. Per provare a gestire al meglio questo fattore che è fondamentale anche per la pulizia e l’estetica delle nostre città, è stata introdotta da tempo la TARI, vale a dire la Tassa dei Rifiuti. Pur essendo in molti casi un duro colpo per le finanze delle famiglie, è un qualcosa di molto, molto importante.

Proprio in ragione di quanto detto fino a questo momento, tenendo anche in considerazione il fatto che moltissime persone si trovano in estrema difficoltà, lo Stato ha deciso di non restare con le mani in mano. Da questo punto di vista, è stato introdotto il Bonus TARI e per il 2026 può andare incontro alle esigenze di tante persone. In tal senso, proprio in ragione di quanto detto fino a questo momento, andiamo a vedere nel dettaglio in che cosa consiste questo beneficio, chi ne ha diritto e come fare per poterlo ottenere.
Bonus TARI 2026, ecco tutti i dettagli a riguardo: requisiti e non solo
Il beneficio in questione arriva direttamente grazie ad una delibera da parte dell’ARERA, che indica anche chi sono i beneficiari e si tratta di un qualcosa di molto importante. Soprattutto per coloro i quali rientrano in questi paletti che sono stati fissati. Il bonus TARI 2026 si rivolge a quelle famiglie che hanno un ISEE inferiore a 9.530 euro. Ma non è tutto, dal momento che potranno beneficiarne anche quelle che sono famiglie numerose ( vale a dire con almeno quattro figli a carico) con ISEE fino a 20.000 euro.

Un altro aspetto sulle quali molte persone si interrogano, però, anche laddove si hanno i requisiti per poterne beneficiare, è come fare domanda per poterne beneficiare. Da questo punto di vista, in tal senso, è importante sottolineare come non sia necessario presentare, di fatto, alcuna domanda. Da questo punto di vista, infatti, è sufficiente aver compilato la DSU (vale a dire la Dichiarazione Sostitutiva Unica) da presentare all’INPS nel 2025. I dati relativi all’ISEE saranno incrociati in maniera automatica per andare poi ad applicare lo sconto in relazione alla TARI per il 2026.