Se c’è un’agevolazione, perché non sfruttarla? L’estate 2025 è il momento giusto per prendere delle zanzariere sfruttando il bonus statale.
Gli italiani hanno imparato a temere il virus West Nile, che è trasmesso principalmente dalla zanzara comune (Culex pipiens). Le zanzare, secondo i dati ufficiali dell’OMS, sono gli animali più letali al mondo. Le loro punture portano a più di 700.000 morti all’anno. Trasmettono malaria, Dengue, febbre gialla e altre gravi infezioni. E se non uccidono, danno comunque molto fastidio. Proteggersi dalle punture è dunque fondamentale. E, per farlo, più di spray e dissuasori, servono delle zanzariere efficaci.

Con il bonus zanzariere è possibile installare una protezione che migliora la vivibilità dell’ambiente. L’agevolazione non copre però il costo della zanzariera comune, ma di protezioni che agiscono anche come schermature solari, riducendo dunque anche l’irraggiamento e, di conseguenza, i consumi energetici. Il bonus zanzariere 2025 è infatti una misura che rientra nell’ambito dell’ecobonus. Quindi, è una detrazione sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di dispositivi utili ad abbassare i consumi energetici.
Bisogna innanzitutto acquistare delle zanzariere che rispettino dei precisi requisiti tecnici. Ed è anche necessario muoversi entro un certo limite temporale. Il bonus vale infatti fino al 31 dicembre 2025. Non c’è un limite ISEE. Possono ottenere l’aiuto tutti i proprietari di immobili residenziali. Ma anche gli inquilini e comodatari, con il consenso del proprietario e i titolari di reddito d’impresa (per immobili non strumentali).
Punture addio: come installare le zanzariere grazie al bonus del 50%
Le zanzariere che rientrano nell’ecobonus devono essere a marchio CE. E devono essere fisse: l’installazione deve essere stabile, su superfici vetrate, con orientamento a Est, Sud e Ovest. Devono poi avere un GTOT, cioè un valore di fattore solare, inferiore o uguale a 0,35. Zanzariere di questo tipo sono infatti considerate schermature solari e rientrano così nell’ecobonus al 50%.

La detrazione prevista dall’ecobonus nel 2025 è del 50% solo per le prime case. Tutti gli altri immobili possono sfruttare il bonus solo fino al 36%. Dall’anno prossimo, anche per le prime case la detrazione scenderà al 36%. C’è poi un tetto massimo di spesa pari a 60.000 euro per unità immobiliare. Di conseguenza, la detrazione massima è di 30.000 euro per l’abitazione principale o di 21.600 euro per le seconde case. Il bonus si articola in dieci detrazioni annuali. Quindi si possono godere di rate da 3.000 euro all’anno.
Senza pagamento con bonifico parlante (specificando causale, codice fiscale del beneficiario e partita IVA del fornitore) la detrazione è impossibile. Bisogna anche conservare le fatture, le schede tecniche e le varie dichiarazioni di conformità del prodotto. Poi bisogna inviare la comunicazione all’ENEA entro novanta giorni dalla fine dei lavori. Lo si fa sul portale ufficiale dell’ente. A quel punto, va indicata la spesa nella dichiarazione dei redditi. E così si può cominciare a beneficiare della detrazione.