Dentro, fuori, dentro, fuori… ma Antonino Cannavacciuolo non si arrende: sentendosi sfidato, si ribella al ristoratore.
La nuova stagione di Cucine da Incubo ha regalato ai fan del programma in onda su Sky alcuni momenti davvero esilaranti. Fra questi, una sfida a distanza fra lo chef Antonino Cannavacciuolo e il titolare di un ristorante un po’ troppo insofferente. Il problema è sorto nel momento in cui Cannavacciuolo si è sentito sfidato dal cuoco sotto esame.

I ristoranti, per funzionare, devono essere organizzati e gestiti assecondando una netta e ordinata separazione dei ruoli. Cannavacciuolo lo ha ripetuto spesso in passato. In cucina deve gravitare solo il personale che si dedica alla preparazione dei piatti. In sala, invece, devono muoversi i camerieri, coloro che sono responsabili dell’accoglienza dei clienti, che devono prendere le ordinazioni e servire i piatti. mantenere la sala in ordine.
Ecco perché lo chef ha spesso rimproverato quei cuochi che non riuscivano a occuparsi solo delle pentole sul fuoco o quei gestori che passavano dalla sala alle cucine con troppa disinvoltura o invadenza. Ma, a quanto pare, Cannavacciuolo è nemico anche dell’intransigenza. Le regole, sul lavoro, sono utili e sensate, ma non devono mai trasformarsi in limiti ottusi. Ecco perché, in una delle ultime puntate, lo chef campano si impegnato a contrastare l’ostinazione di un cuoco un po’ troppo rigido.
La clip condivisa dal canale YouTube ufficiale del programma mostra due camerieri entrare timidamente in cucina. “Fuori!“, ordina il cuoco ai due camerieri. “Fuori dalla cucina“. Cannavacciuolo, seduto al tavolo, aspetta che i due ragazzi tornino in sala e poi chiede loro: “Ma vi ha cacciato?“. La ragazza gli risponde che non è una novità: “Ci caccia sempre, perché non ci vuole nei dintorni”. Ed è qui chef Antonino Cannavacciuolo decide di opporsi al diktat del cuoco in giudizio, chiedendo ai giovani camerieri di tornare in cucina.
Cannavacciuolo non ama essere sfidato: “Vi ha rimandati qua?“
“Allora facciamo una cosa…“, propone Cannavacciuolo. “Io vi rispedisco di nuovo in cucina. Vai! Andate in cucina“. E i ragazzi obbediscono. Il ristoratore, alle prese con un piatto di paccheri, neanche si volta a guardarli. Comincia subito a protestare: “Che ci fate in cucina?“. La ragazza si assume l’onere della risposta: “Ci ha rispedito lo chef in cucina“. Al che il ristoratore reagisce piccato: “E che c’è da fare in cucina?“. La ragazza, provocatoriamente, gli sponde: “Dobbiamo guardare a te mentre cucini“. Ma il cuoco non ci sta e li manda di nuovo via: “Il cameriere deve stare in sala, non in cucina!”.

La cameriera, intervistata in separata sede, lascia intendere che i rapporti fra il personale di sala e il ristoratore non sono idilliaci: “Ci insulta, fate qua, servite qui, vi chiamo io”. Poi nella scena successiva, quando i ragazzi tornano sconsolati in sala chiarendo di essere stati di nuovo cacciati, lo chef stellato si impunta: “Vi ha rimandati qua? E io vi rimando in cucina! E mo vediamo chi vince…”
Così il personale di sala torno di nuovo in cucina. “Non dovete stare qua, andate fuori, aggiustate i tavoli. Non ci sentono c****, non ci sentono”, urla il cuoco. Tornati per l’ennesima volta in sala, i due sembrano sfiniti. Antonino Cannavacciuolo, seppur spiazzato dal comportamento dello chef, chiede ai due camerieri di restare. Ma il suo volto esprime grande disappunto.