L’Agenzia delle Entrate sorprende con le cartelle esattoriali, arriva la novità per i mesi di agosto e settembre.
L’Agenzia delle Entrate è uno degli enti più temuti dai cittadini: solitamente, quando manda comunicazioni, non è mai nulla di buono, anche se in rari casi potrebbe trattarsi di qualche rimborso o nota a credito. Purtroppo, sono moltissimi gli italiani (molti perché davvero impossibilitati a pagare, altri perché “furbetti”) con cartelle esattoriali aperte, ed è per questo che il governo pare stia studiando un altro tipo di rottamazione.

Questo nuovo intervento, la Rottamazione quinquies, dovrebbe essere aggiunto alla prossima manovra e permettere di saldare i propri debiti praticamente con tempi molto più lunghi rispetto al previsto, anche in dieci anni e fino a 120 rate. Il viceministro dell’Economia ha però sottolineato che, l’intento, è quello di ridurre il numero di beneficiari della nuova rottamazione, facendolo diventare un intervento mirato dedicato ai quei cittadini in buona fede che sono davvero in difficoltà.
La Rottamazione quinquies potrebbe essere davvero una buonissima notizia per molti cittadini, come lo è anche quella arrivata di recente: l’Agenzia delle Entrate sorprende in merito alle cartelle esattoriali per i mesi di agosto e settembre, ecco perché.
Fisco, la decisione per agosto e settembre: sorpresa dall’Agenzia delle Entrate
Anche per quest’anno, il mese di agosto rappresenta un periodo di temporanea sospensione deglli avvisi bonari e di lettere di compliance; in sostanza, quindi, un mese di “tregua” dato ai cittadini in relazione ai loro debiti. Dal 1° al 31 agosto, come ricorda anche Sky TG24, non arriveranno comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, conseguentemente alle indicazioni della nuova norma introdotta nell’ambito della riforma fiscale, che implica l’interruzione delle ordinarie attività degli uffici.

La sospensione riguarda anche le richieste ai contribuenti di documenti e informazioni da parte del Fisco. In caso di urgenza, però, i controlli fiscali verranno comunque avviati: riguarda casi in cui venga identificato pericolo per la riscossione, oppure si configura una notizia di reato (art. 331 c.p.p.) o quando il destinatario dell’avviso sia sottoposto a procedure concorsuali.
Anche nel caso di comunicazioni urgenti, comunque, resta valida la sospensione del termine di 30 giorni per il pagamento delle somme dovute in caso di controlli del Fisco; è bene sottolineare però che il termine, nel caso di comunicazioni ad agosto (e dunque durante il periodo di sospensione) parte dal 4 settembre e non dalla data di ricezione dell’atto.