Con il caldo ingestibile è difficile evitare di accendere il condizionatore di notte: bisogna saperlo regolare.
D’estate, il caldo umido e persistente che rende quasi impossibile dormire serenamente. Si suda, ci si rigira nel letto in cerca di un po’ di sollievo. E così, anche chi teme consumi elevati, ricorre al condizionatore. Usare il condizionatore per tutta la notte può essere però controproducente anche in termini di benessere generale e salute.
Una temperatura troppo bassa potrebbe infatti non consentire al corpo di rilassarsi. Il pericolo è quello di subire un vero e proprio shock termico. Anche perché, il nostro organismo, durante il sonno, abbassa naturalmente la propria temperatura. Di conseguenza raffreddare eccessivamente l’ambiente potrebbe anche interferire con questo processo fisiologico fondamentale.
I soggetti più delicati potrebbero poi subire uno stress termico in grado di causare raffreddamenti improvvisi, mal di testa e fastidiosi dolori muscolari e articolari. Anche la direzione del flusso d’aria è importante. In tanti montano il condizionatore in modo che punti direttamente sul corpo. Ed è sbagliato…
Si rischia infatti di svegliarsi con dei brutti dolori muscolari, con il mal di gola o con una congestione nasale. In generale, è sempre meglio orientarlo verso il soffitto o una parete, in modo da creare circolazione dell’aria più dolce e uniforme. La regolazione può essere fatta con tutti i condizionatori, anche quelli più vecchi.
In molti casi il problema è proprio l’aria fredda emessa dallo split. Nottetempo, questo soffio d’aria fa seccare la mucosa nasale, facendo insorgere difficoltà respiratorie, tosse, affanno e mal di gola.
Poi c’è la questione della temperatura. Se la stanza si rinfresca, che senso ha tenere l’aria accesa tutta la notte? Certo, quando si dorme è impossibile regolare il dispositivo… Ma, per non rischiare, sarebbe sempre importante gestire la temperatura del condizionatore senza mai trascendere certi limiti precisi. La temperatura ideale di notte, anche in estate piena, dovrebbe essere di 26°C.
Esistono formule ad hoc per calcolare la giusta temperatura. La formula più intuitiva dice che bisogna dividere la temperatura esterna per due e poi aggiungere 10 gradi. In tal senso, se fuori ci sono 32° C, la temperatura da impostare dovrebbe essere di 26° C. Per la notte, però, è meglio aggiungere sempre almeno altri due gradi.
Molti condizionatori sono dotati della modalità “notte” o “sleep”. Questa funzione è utilissima perché riduce gradualmente la potenza e la temperatura, adattandosi al ritmo del sonno umano. Un piccolo dettaglio tecnologico, ma con grandi benefici.
Si potrebbe poi imparare a utilizzare un timer per spegnere il condizionatore dopo qualche ora. Va infatti considerato che il fresco potrebbe essere conservato dalla stanza, se ben isolata. Inoltre, nelle prime ore del mattino, la temperatura esterna si abbassa da sé. E non è tutto: il corpo umano, quando è immerso nel sonno profondo, non ha certo bisogno di un ambiente così fresco.
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