Dilaga la truffa del citofono: la risposta che dai decide se sei al sicuro o no

Quest’estate i ladri stanno utilizzando una tecnica sempre più frequente per entrare nelle case: attenzione alla risposta al citofono, può determinare tutto.

L’estate è il periodo in cui moltissime persone fanno le valigie e fuggono dalla routine quotidiana. Un momento di pace, ma anche un’occasione per i ladri, che sanno che molte abitazioni potrebbero rimanere scoperte per diversi giorni. C’è chi possiede sistemi di allarme e chi, soprattutto se abita in condominio, deve prestare maggior attenzione ai piccoli segnali.

Ragazza che risponde al citofono
Dilaga la truffa del citofono: la risposta che dai decide se sei al sicuro o no – lacasamadre.it

Ed è qui che entra in gioco la tecnica del citofono, un metodo tanto subdolo quanto efficace. I malviventi citofonano più volte durante la giornata per studiare il terreno. Il punto è che la nostra risposta può influenzare la loro azione.

Visto che si tratta di un sistema ancora poco conosciuto, è importante capire perché lo fanno e cosa accade quando rispondiamo, cosa diciamo oppure quando ignoriamo del tutto il citofono. Dopo questo primo passaggio, è fondamentale controllare eventuali segni sulla porta o sul citofono: possono rivelarsi indizi preziosi.

La tecnica del citofono e i segni da non ignorare

Quello che sembra un gesto banale – una citofonata in più durante la giornata – può nascondere una vera e propria strategia. I ladri sanno bene che l’estate è il momento perfetto: famiglie in partenza, condomini semivuoti, abitudini che cambiano. Suonano più volte nell’arco di poche ore, osservano chi risponde e chi no, e così ricostruiscono una sorta di calendario domestico. Capiscono quando l’appartamento resta vuoto, quali giorni non entra nessuno e persino se la casa è stata lasciata senza alcun parente o vicino che passi ad accudire animali o piante.

Uomo che suona al citofono
La tecnica del citofono e i segni da non ignorare – lacasamadre.it

Molti pensano che ignorare il citofono sia la scelta giusta, soprattutto se si è soli in casa. In realtà è l’errore più grande: non rispondere equivale a dire ‘qui non c’è nessuno’. Anche la voce, poi, può tradire informazioni preziose: un timbro incerto o stanco può far intuire la presenza di una donna anziana, l’assenza di altri familiari, la mancanza di presenze maschili. Per questo la prima regola è rispondere, anche alla chiamata silenziosa che di solito serve ai malviventi come test preliminare.

Ma non finisce qui. Dopo la fase delle citofonate, i ladri spesso lasciano piccoli segni vicino al portone o sul citofono: graffi, simboli, numeri. Sono codici che parlano tra loro e che per noi restano invisibili, ma possono indicare ‘casa libera al mattino’, ‘abitata da anziani’ o ‘obiettivo facile’. È in questi dettagli che si gioca la partita.

Il segreto è quello di accorgersene per tempo senza pensare che siano solo ragazzate insistenti. Dopo il primo suono al campanello, sarebbe il caso di tenere monitorata la casa tutta la giornata. Se si verificano più ‘citofonate’ è bene controllare la presenza di segni e, parallelamente, segnalare la situazione alle forze dell’ordine che si occuperanno di tenere monitorata la zona.

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