Guadagni 1.600€? Quanto dovresti versare di mantenimento in caso di divorzio

Bisogna sapere che per calcolare l’assegno di mantenimento da versare all’ex coniuge si tiene conto di diversi parametri.

In fase di separazione, due coniugi devono essere a conoscenza di determinate procedure stabilite dall’ordinamento italiano. Tra queste rientra il cosiddetto assegno di mantenimento, ossia un importo che il coniuge deve corrispondere all’altro economicamente più debole per garantire il sostentamento di quest’ultimo e dei figli.

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Guadagni 1.600€? Quanto dovresti versare di mantenimento in caso di divorzio (Lacasamadre.it)

A determinare quale sia l’importo del contributo mensile possono essere i coniugi stessi in sede di separazione consensuale o un giudice se si parla di separazione giudiziale. Per effettuare il calcolo si tengono conto di una serie di parametri specifici. Capiamo come viene stabilito l’assegno di mantenimento e cosa bisogna sapere in merito.

Assegno di mantenimento, come si calcola e i requisiti per ottenerlo

L’assegno di mantenimento rappresenta un contributo economico, mensile o per il pagamento di specifiche spese, che il coniuge deve corrispondere all’altro per garantire a quest’ultimo uno stile di vita quanto più possibile simile a quello goduto durante il matrimonio.

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Assegno di mantenimento, come si calcola e i requisiti per ottenerlo (Lacasamadre.it)

Per ottenere l’assegno, come stabilisce il Codice Civile, il coniuge beneficiario deve richiederlo formalmente e devono sussistere le seguenti condizioni:

  • Nessun addebito di separazione a carico del beneficiario;
  • Il richiedente non deve avere redditi adeguati o essere nelle condizioni di procurarseli;
  • Il coniuge che versa l’assegno deve essere nelle condizioni economiche di poter corrispondere l’importo.

Il calcolo, come abbiamo già anticipato nel precedente paragrafo, viene effettuato tenendo in considerazione diversi parametri. In particolare, viene considerato il tenore di vita nel corso del matrimonio, i redditi del coniuge che dovrà versare l’importo e dell’eventuale beneficiario. Inoltre, ma solo in alcuni tribunali, il giudice può avvalersi del cosiddetto MoCam (Modello di Calcolo dell’Assegno di Mantenimento), strumento che serve per determinare l’importo dell’assegno tenendo conto di fattori economici e statistici. Infine, ad influire sul calcolo è l’assegnazione della casa coniugale, il provvedimento adottato dal giudice per garantire al beneficiario lo stesso ambiente di vita domestica dopo la separazione.

Tenendo conto di questi parametri si può stimare a quanto potrebbe ammontare l’assegno di mantenimento per il richiedente se l’ex coniuge percepisce un reddito di 1.600 euro. In questo caso, il contributo ammonterebbe a circa 400 euro, ossia 1/4 del reddito mensile, con l’assegnazione della casa familiare, mentre senza l’assegnazione della casa familiare la cifra salirebbe intorno ai 540 euro. Si tratta, ovviamente, di cifre indicative che possono variare in base ai fattori già elencati e alla situazione dell’ex coniuge che deve versare gli importi, ad esempio la presenza di proprietà o conti correnti.

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