In Italia c’è un museo che vede l’arte anche nella cacca: il più incredibile shit show culturale di sempre

Si chiama museo della merda, ma quello che ci possiamo trovare è più di semplice cacca nelle teche: un vero ecosistema creato dai due soci.

Hai presente quel detto ‘non buttar via niente’? Qui ci hanno costruito sopra un museo, letteralmente. Il Museo della Merda, o Shit Museum, è una sorpresa che spacca in due il senso comune: cosa può valere un ‘ricordo’ organico? Qui, molto.

Cacca di mucca che scende da una parete, esposta al Museo della merda
In Italia c’è un museo che vede l’arte anche nella cacca: il più incredibile shit show culturale di sempre (credit: museodellamerda.org) – lacasamadre.it

Chi l’ha pensato? Un imprenditore agricolo, Gianantonio Locatelli, insieme al designer Luca Cipelletti. Hanno preso gli scarti di mucca, quelli che finivano nel letame, e li hanno trasformati in finissima merdacotta: argilla ‘nutrita’ con letame, arroventata a temperature altissime. Da questa strana base nascono vasi, piatti, sculture che a primo impatto, un po’ di senso lo fanno. Ma nonostante ciò, oggi sono in mostra, belli come fossero opere d’arte contemporanea.

Tra le sale ci trovi video che spiegano l’ecologia del rifiuto, banchi interattivi per capire come il letame diventa biogas o fertilizzante, e persino un angolo per chi osa annusare davvero i materiali (giuro). E c’è anche un angolo shop con souvenir eco-chic in merdacotta, che puoi portarti a casa. E anche se può sembrare buffo, si vende tantissimo.

Il museo della merda: dove si trova e perché visitarlo

Siamo a Castelbosco, in provincia di Piacenza, nel cuore della pianura padana. Qui, un’azienda agricola ha trasformato tonnellate di deiezioni bovine in arte, design e persino mattoni. È così che nasce il ‘Museo della Merda’, un nome diretto quanto disarmante, dietro cui si nasconde un progetto culturale e scientifico sorprendente.

Foto di vasi venduti al museo della merda
Il museo della merda: dove si trova e perché visitarlo (credit: museodellamerda.org) – lacasamadre.it

Il percorso espositivo alterna installazioni artistiche, oggetti di uso comune e opere realizzate in ‘Merdacotta’; un materiale brevettato che unisce argilla e letame essiccato. Il risultato è elegante, quasi nobile; vasi, piastrelle, tavoli e sculture che nulla hanno a che vedere con l’idea di scarto o rifiuto. Il fondatore, in tutto ciò, non ha puntato solo alla provocazione; qui c’è la volontà di far ripensare il concetto stesso di valore e di ciclo produttivo.

La componente divulgativa è forte; pannelli, video e installazioni interattive raccontano il ruolo fondamentale delle feci nel mantenere fertile il suolo, produrre energia rinnovabile e alimentare l’economia circolare. Si scopre anche il lato storico, scientifico e letterario di questa materia, che nei secoli ha avuto un peso ben diverso da quello che immaginiamo oggi.

La visita si chiude con una sensazione strana; un misto di ammirazione e sorpresa per aver trovato bellezza e significato in ciò che, fino a un’ora prima, sembrava l’ultima cosa degna di un museo. Eppure il segreto, alla fine, è proprio questo: vedere l’arte e il potenziale in ogni cosa. Proprio in tutto.

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