Non ci crederai ma se fai questo togli l’80% dei pesticidi dalla frutta

Non c’è frutta senza pesticidi. Ma la buona notizia è che è possibile difendersi dal pericolo collegato alla loro presenza.

I pesticidi sono sostanze chimiche sfruttate in modo massiccio in agricoltura per proteggere le colture da insetti, funghi e malattie varie. Senza pesticidi non si riuscirebbe a produrre tutta la frutta richiesta dal mercato. I consumatori sono dunque sottoposti ogni giorni a probabili contaminazioni.

Un cesto con banane, uva e pesche
Non ci crederai ma se fai questo togli l’80% dei pesticidi dalla frutta – lacasamadre.it

Alcuni residui di questi pesticidi possono infatti rimanere sulla frutta che viene consumata. In Italia, l’uso di queste sostanze è regolato da limiti di legge, ma sono comunque alti i pericoli tanto per l’ambiente che per la salute umana. La scienza ha ampiamente dimostrato che i residui dei pesticidi possono interferire con il sistema endocrino, con il metabolismo e con il sistema nervoso.

La frutta con pesticidi è dunque dannosa, soprattutto nei bambini e nelle donne in gravidanza. I limiti di legge, come abbiamo detto, ci sono. Ma non sempre sono rispettati e, comunque, non sembrano sufficienti a garantire una vera sicurezza. Ogni volta che si compra della frutta e della verdura bisogna dunque mettere in campo alcune operazioni basilari per proteggersi.

Lavare bene la frutta è il primo passo. Sembra banale, ma è fondamentale, e non tutti si preoccupano di farlo. L’acqua corrente può infatti rimuovere gran parte dei residui superficiali. Alcuni consigliano anche una soluzione di acqua e bicarbonato. L’altro consiglio da seguire è quello di preferire prodotti biologici. L’agricoltura biologica limita fortemente l’uso di pesticidi sintetici. Non si tratta di una garanzia assoluta, dato che la contaminazione da pesticidi può arrivare da colture esterne, ma comunque un passo importante.

Pesticidi e frutta: come difendersi concretamente

Produrre senza pesticidi oggi è impossibile. Ciononostante bisogna cercare un nuovo equilibrio fra esigenze di produttività e salute, fra ricerca del progresso e rispetto della natura. Il tema non deve coinvolgere solo gli agricoltori e i distributori ma anche i consumatori. Chi compra, con le proprie scelte quotidiane, può infatti indirizzare il mercato.

Una ciotola con frutta fresca: fragole e lamponi
Pesticidi e frutta: come difendersi concretamente – lacasamadre.it

Tornando al lavaggio, un passaggio sotto l’acqua fredda è efficace: elimina fino all’80% dei residui di pesticidi presenti sulla buccia. Usando acqua leggermente salata, la pulizia sarebbe ancora più profonda.

Alcuni tipi di frutta, come pesche, pere e uva, vanno lavati più di una volta. Le verdure vanno lavate foglia per foglia. Con le mele può essere usale usare una spazzolina morbida per strofinare delicatamente.

Il bicarbonato di sodio è altresì efficace. Esistono studi che dimostrano che un lavaggio di trenta secondi in un litro d’acqua con un cucchiaino di bicarbonato riduce drasticamente la presenza di pesticidi dalla superficie della frutta. Anche l’aceto di mele è efficace nel lavaggio di frutta e verdura. Ma in questo caso il lavaggio deve durare almeno cinque minuti. Poi bisogna risciacquare con cura.

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