Occhio al prossimo bonifico che farai: già da settembre, la novità spiacevole

L’Agenzia delle Entrate ha già intensificato i controlli: sotto esame c’è il bonifico, in tutte le sue forme, con alcune novità impreviste.

Di base, l’obiettivo è sempre lo stesso: intercettare movimenti di denaro che potrebbero nascondere compensi non dichiarati o donazioni non registrate. Ogni volta che viene eseguito un bonifico, il fisco si allerta. A essere controllato è soprattutto il destinatario, dato che per l’Agenzia delle Entrate, ogni bonifico ricevuto, per presunzione, può essere giudicato come reddito imponibile, quindi un guadagno da tassare.

Un ragazzo che fa dei calcoli e una ragazza alle sue spalle che beve caffè
Occhio al prossimo bonifico che farai: già da settembre, la novità spiacevole – lacasamadre.it

Deve essere il contribuente a dimostrare il contrario. Ed ecco la grande novità dell’autunno 2025: un tempo, il bonifico a familiari e amici non era considerato quasi mai sospetto; oggi invece i conti correnti possono essere oggetto di indagini finanziarie, soprattutto se ci sono movimenti ricorrenti o di importo elevato.

L’ordine è chiaro: l’Agenzia delle Entrate ha deciso di intensificare i controlli, anche incrociati, su tutti i tipi di bonifici tra privati, quindi anche su quelli effettuati tra parenti o tra amici. Ciò non significa che ogni trasferimento sia inteso come sospetto. Ma il fisco potrebbe, specie di fronte a importi elevanti, presumere l’esistenza di redditi non dichiarati. E a quel punto potrebbero scattare delle indagini.

Bonifico al familiare e all’amico: la novità del 2025

Per non finire sotto la lente di ingrandimento del fisco, conviene dunque preoccuparsi di seguire alcune buone pratiche. La prima, quando si effettua un bonifico a un amico o a un familiare, è quella di evitare l’uso di una causale poco chiara o troppo generica. La causale “regalo” è da intendersi poco sicura. Meglio specificare: “Regalo di compleanno”, “Contributo economico a familiare per le spese”, “prestito infruttifero a figlio”…

Una ragazza con un portatile sulle gambe e una carta di credito in mano
Bonifico al familiare e all’amico: la novità del 2025 – lacasamadre.it

Se si è incapaci di trovare la causale giusta si può chiedere a un commercialista oppure alla banca. In casi estremi, potrebbe essere utile anche un confronto con una AI, che di certo sarà capace di suggerire una causale adatta rispetto a un bonifico specifico. C’è comunque dell’altro: come abbiamo detto, bonifici ricorrenti tra le stesse persone possono insospettire l’AdE, specie se le somme sono superiori al migliaio di euro. Se questi bonifici sono frequenti, è assai importante giustificarli nel modo più preciso possibile. Qualora l’Agenzia delle Entrate dovesse allertarsi, il contribuente deve prepararsi a subire una contestazione. Nello specifico, l’AdE gli invierà una richiesta di chiarimenti.

A quel punto, il contribuente dovrà dimostrare che il denaro non è un reddito imponibile. E se non riesce a farlo? Be’, in quel caso, potrebbe subire un accertamento e potrebbe dover poi pagare tutte le imposte sulla somma in questione, con sanzioni e interessi.

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