L’abbattimento di un tramezzo richiede una particolare attenzione: ecco cosa si rischia secondo la legge.
Tra gli interventi di manutenzione straordinaria più comuni troviamo l’abbattimento dei tramezzi interni, un lavoro di ristrutturazione attuo a modificare gli spazi abitativi. Consiste nella rimozione di una parete non portante, che separa gli ambienti interni, in modo da cambiarne la disposizione. Questo tipo di operazione non dev’essere sottovalutato: ci sono regole precise da rispettare.

Il tramezzo è una parete divisoria interna all’appartamento. Si tratta di un muro non portante, ovvero che non ha la funzione di sostenere il peso dell’edificio. In generale, può essere abbattuto senza alcun problema quando non sono presenti impianti. Prima di iniziare con l’intervento, tuttavia, è necessaria la presentazione della CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), o della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Abbattimento di un tramezzo interno, attenzione a questo errore: può costare caro
L’abbattimento di un tramezzo potrebbe sembrare una semplice operazione di ristrutturazione. Eppure, è richiesta una certa attenzione: nel corso del tempo, infatti, anche una parete inizialmente non portante potrebbe assumere una funzione di sostegno. In questo caso, la rimozione del muro può compromettere la stabilità dell’edificio.
Se l’intervento causa danni all’appartamento di un vicino, il condomino che ha abbattuto il tramezzo rischia di essere ritenuto responsabile. È quanto stabilito dall’articolo 2043 del Codice Civile, secondo il quale chi arreca un danno ingiusto a terzi è obbligato al risarcimento. In ambito condominiale, sono da prendere in considerazione anche gli articoli 1122 e 1125, che impongono il divieto di interventi che potrebbero intaccare la sicurezza delle parti comuni.

Sempre nel Codice Civile, troviamo l’articolo 2051 riguardante la responsabilità per cose in custodia, che viene applicato nei casi in cui i danni sono da attribuire ad una mancanza delle adeguate cautele. Infine, la responsabilità per il condomino che abbatte un tramezzo può essere rincarata dall’omissione dei sopracitati titoli abilitativi, ovvero la CILA o la SCIA.
Per prevenire un potenziale danno – ed evitare il risarcimento – si consiglia si rivolgersi ad un tecnico per avere una perizia che attesti la funzione del tramezzo (soprattutto se si intende effettuare l’abbattimento in un condominio datato). Anche informarsi sulle polizze assicurative per coprire possibili danni ai vicini può essere un’ottima idea.
Come previsto dall’articolo 1122, proseguendo, l’amministratore condominiale deve sempre essere messo al corrente in merito agli interventi interni al proprio appartamento che potrebbero provocare danni all’edificio. Infine, è da vietare l’uso di attrezzature pesanti (come i martelli pneumatici), che producono vibrazioni pericolose.