Quali sono le città italiane più attaccate dai rincari: dopo un attento studio è stata riportata una classifica delle aree dove i costi sono aumentati.
Negli ultimi anni, a causa della situazione mondiale, c’è stato un aumento di tutti i prezzi. I generi alimentari di prima necessità, ma anche gli altri, oggi costano il doppio, nonostante la quantità sia sempre la stessa. Il peso maggiore risulta dalle bollette di gas e di energia, che sono lievitate in maniera consistente, provocando una crisi economica senza precedenti. Attualmente sono tantissime le famiglie italiane in difficoltà.

Arrivare a fine mese, anche in un’abitazione dove entrano due stipendi, è diventato impossibile, e ancora più difficile è la situazione in case dove c’è un solo stipendio. Sembra che i prezzi, nonostante alcuni movimenti del Governo per fermarli, continuino ad aumentare, senza mai attenuarsi. Attualmente sono diverse le città colpite dai rincari, dove vivere è diventato quasi impossibile, tanto da dover trovare delle soluzioni importanti.
Costi in aumenti in diverse città: quali sono gli ambiti maggiormente colpiti dai rincari
La situazione economica italiana è sempre più difficile, anche laddove ci sono degli aiuti. Il caro prezzi ha colpito ogni zona del Paese e, secondo quanto affermato da Assoutenti, oggi una famiglia media spende circa 320 euro in più all’anno soltanto per i generi alimentari, rispetto al 2024. Un peso che è forte soprattutto sulle fasce a reddito fisso. L’Istat ha riportato quali sono le città che vivono maggiormente questi aumenti.

A quanto pare Napoli è tra le grandi città con l’inflazione più alta, seguita da Roma e Milano. Sul fronte regionale la Campania segna +1,8%, superata da Puglia, Calabria, Veneto e Trentino. La variazione mensile dei prezzi al consumo a Napoli ha raggiunto lo 0,5% contro lo 0,4%. Il settore alimentare, rispetto agli altri, ha visto un aumento maggiore dei costi. In particolare la frutta presenta un +7,4% su base annua, con picchi più elevati per gli agrumi e per le pesche.
Assoutenti fa sapere che il motivo di questi eccessivi aumenti è legato a diversi punti, come i fattori climatici, l’incremento dei costi energetici, dei trasporti e delle materie prime. Ma il settore alimentare non è l’unico ad essere colpito, anche le vacanze sono più costose rispetto agli anni precedenti. L’aumento riguarda i voli nazionali, quelli europei, i traghetti, i pacchetti vacanza, ma anche le strutture ricettive chiedono un prezzo più elevato, così come i biglietti dei musei e dei monumenti. Oggi andare in vacanza è diventato un lusso e non tutti possono permetterselo.