Le auto diesel soggette a cambiamenti: attenzione, cosa dicono le nuove disposizioni.
Chi va a benzina, chi va a diesel, chi va elettrico. Classico e moderno, dettato da differenze sostanziali riguardanti il funzionamento. Oggi si predilige maggiormente l’innovazione, consumando molto meno carburante. Inoltre più performante, ormai difficile rinunciarvi.

Spesso soggette a limitazioni con specifico riguardo alla circolazione, ancora adesso le auto diesel subiscono nuove regole. Si cambia nuovamente e i diretti interessati non sono molto contenti. Malumore tra gli automobilisti che si chiedono il motivo per il quale sottostare a idee così folli.
Ebbene, l’allarme è scattato subito. Chi si accinge a cambiare la macchina mentre altri aspettano aggiornamenti per una maggior sicurezza prima di lanciarsi in una decisione tanto importante, prima di tutto dispendiosa. Quali sono le prossime novità.
Auto diesel, cambia la normativa: quando e cosa dice
Qualcuno stava già pensando di sostituire la propria auto Euro 5 a gasolio rispettando le ultime disposizioni anti-inquinamento ma, a questo punto, preferibile attendere. Ogni giorno emergono notizie che destano perplessità. Come la normativa sulle auto diesel, presto in vigore, da lasciare senza parole.

Dal 2026 verranno bloccate le Euro 5 nelle seguenti Regioni: Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Lombardia. Dunque non c’è scampo per le macchine immatricolate tra il 2009 e il 2015. La limitazione verrà applicata ai centri urbani con una densità di popolazione intorno ai 100.000 abitanti.
Già scattano i primi quesiti, posti proprio dai diretti interessati: questa regola vale anche per le province ricomprese nel blocco? Poiché, stando a tali premesse, solo le grandi città sarebbero coinvolte. L’emendamento presentato dal Partito Lega al Decreto Infrastrutture ha cambiato le carte in tavola.
Intanto slittando di un anno la messa in vigore – dal 1° ottobre 2025 al 1° ottobre 2026. Dopodiché alzando la soglia demografica, da 30.000 a 100.000. Il Ministro dei Trasporti Salvini si ritiene soddisfatto tuttavia si spera affinché si considerino altre misure alternative al blocco delle auto che abbiano analoghi effetti.
In primis, il miglioramento della qualità dell’aria. Intanto, scatenato il panico sui social, quel timore misto a rabbia. Chi non può cambiare auto, una spesa ingente per una famiglia media, altrettanti preoccupati del destino della propria autovettura appartenenti ad altre classi quali Euro 2, Euro 3, Euro 4.
Qualcuno più pragmatico, secondo la propria logica: “Va abolito l’emendamento, non rimandato“. Storie di vita, problemi economici e familiari, ciascuno conosce le sue difficoltà. Dinanzi a questo caos, una certezza: nessuno vuole la normativa. Nel frattempo le posizioni delle Regioni e del Governo restano ben solide.