Cosa sapere e soprattutto cosa fare per cercare di proteggersi dalla zanzara killer: ecco tutto ciò che bisogna conoscere sulla West Nile.
Sono ormai giorni che non si fa altro che parlare della febbre West Nile, una situazione che prima sembrava non essere allarmante, ma che in queste ultime ore, visti anche i contagi che ci sono in varie regioni d’Italia, ha iniziato a preoccupare gli esperti, che, seppur avendo tutto sotto controllo, invitano tutti i cittadini alla prudenza.
Il West Nile è un virus trasmesso principalmente dalle zanzare, appartiene alla famiglia dei Flavivirus, la stessa della dengue, della febbre gialla e del virus Zika. Il contagio avviene quasi esclusivamente tramite la puntura di zanzare che hanno punto uccelli infetti. Si tratta di un virus che nella maggior parte dei casi (circa l’80%) risulta essere asintomatico, ma quando si manifesta, anche dopo 14 giorni dopo dalla puntura, possono presentarsi sintomi come febbre, mal di testa, nausea, dolori muscolari e articolari, ingrossamento dei linfonodi e sfoghi cutanei.
Ciò che ha destato maggiormente preoccupazioni in questi giorni, è che, nonostante il virus sia conosciuto già da tempo, non esiste un trattamento specifico, né tanto meno un vaccino. Ciò che si potrà fare è curare i sintomi che si manifestano. In via generale, la situazione si risolve senza complicazioni nel giro di qualche giorno, ma sarà importante consultare il medico qualora il quadro clinico dovesse repentinamente peggiorare.
Come detto, attualmente non esiste alcun tipo di vaccino per il virus West Nile, tuttavia, si potranno adottare delle misure preventive per evitare la puntura della zanzara ‘killer’ e di conseguenza per impedire il contagio. Cosa fare quindi per ridurre il contagio al minimo? La prima cosa da fare è usare repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto.
Anche in casa sarà importante proteggersi, usare delle zanzariere alle finestre sarà un ottimo deterrente per questi insetti. Un altro step molto importante è svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante. Per lo stesso motivo, si dovrà cambiare spesso anche l’acqua nelle ciotole per gli animali. Si tratta di piccolissime accortezze, ma che riusciranno a fare la differenza e a proteggere noi stessi e i nostri cari.
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