Essere disordinati, accumulare oggetti sparsi in camera da letto come nel soggiorno o in macchina ha un significato ben preciso e racconta un particolare aspetto di noi.
Chi è disordinato lo sa, se lo è sentito dire tanto volte: “ma come riesci a vivere in questo caos?” Eppure quello che per gli altri è caos per chi lo vive è un ordine ben preciso che seconda lo psicologia racconta un particolare aspetto della propria personalità.

Sei disordinato? Secondo la psicologia non accumuli oggetti, ma versioni di te che non hai il coraggio di vivere o lasciare andare. Il disordine rappresenterebbe quindi una narrazione che il soggetto ha di se stesso e per arrivare all’ordine bisognerebbe solo riscrivere la propria storia.
Il vestito che si indossava alla prima occasione possibile e che ora non va più ma è ancora conservato nell’armadio così come l’album e gli acquerelli professionali ancora riposti nel cassetto della scrivania e dovevano renderci un artista e così via non sono solo oggetti che si accumulano, ma storie incompiute che temiamo di lasciare andare.
Il disordine e l’accumulo rappresentano potenziali versioni di noi
La vita va avanti è inevitabile e con essa anche noi ma quegli oggetti che si accumulano e di cui non ci si riesce a liberare rappresentano potenziali versioni di noi, quello che saremmo potuti essere e non siamo stati, identità diverse anche se si tratta di bugie che conserviamo solo per proteggerci.

E decidere di fare spazio, mettere in ordine diventa difficile perché vuol dire scendere a patti con quello che abbiamo realmente vissuto, rivedendo le nostre narrazioni. Un affronto con il passato che spingerebbe soprattutto ad una consapevolezza diversa, quello di cui avremmo avuto bisogno e non abbiamo avuto; realizzare, insomma, che non siamo stati visti, incoraggiati, che non c’è stata una persona che ha veramente creduto in noi.
Ed è per questi ultimi motivi che si inizia ad accumulare oggetti e caos, perché si tratta di promesse mancate, testimonianze silenziose di “un ce la farai” che avremmo voluto ricevere e che non è mai arrivato. Ed è per questo, anche, che mettere in ordine è anche molto difficile perché ha a che fare con la paura di guardarsi alle spalle e accettare che tante cose non ci sono state concesse e che tante altre non sono andate come speravamo.
Solo quando si è pronti ad accettare questo, e cioè che tutto quello che poteva essere è stato, allora si è pronti a mettere in ordine e vivere una sola narrazione della propria vita.