Sei disordinato? Per la psicologia spesso si nasconde questo dietro

Essere disordinati, accumulare oggetti sparsi in camera da letto come nel soggiorno o in macchina ha un significato ben preciso e racconta un particolare aspetto di noi.

Chi è disordinato lo sa, se lo è sentito dire tanto volte: “ma come riesci a vivere in questo caos?” Eppure quello che per gli altri è caos per chi lo vive è un ordine ben preciso che seconda lo psicologia racconta un particolare aspetto della propria personalità.

donna stupita e camera disordinata
Sei disordinato? Per la psicologia spesso si nasconde questo dietro -lacamadre.it

Sei disordinato? Secondo la psicologia non accumuli oggetti, ma versioni di te che non hai il coraggio di vivere o lasciare andare. Il disordine rappresenterebbe quindi una narrazione che il soggetto ha di se stesso e per arrivare all’ordine bisognerebbe solo riscrivere la propria storia.

Il vestito che si indossava alla prima occasione possibile e che ora non va più ma è ancora conservato nell’armadio così come l’album e gli acquerelli professionali ancora riposti nel cassetto della scrivania e dovevano renderci un artista e così via non sono solo oggetti che si accumulano, ma storie incompiute che temiamo di lasciare andare.

Il disordine e l’accumulo rappresentano potenziali versioni di noi

La vita va avanti è inevitabile e con essa anche noi ma quegli oggetti che si accumulano e di cui non ci si riesce a liberare rappresentano potenziali versioni di noi, quello che saremmo potuti essere e non siamo stati, identità diverse anche se si tratta di bugie che conserviamo solo per proteggerci.

uomo seduto su in divano disordinato
Il disordine e l’accumulo rappresentano potenziali versioni di noi -lacamadre.it Lacasamadre.it

E decidere di fare spazio, mettere in ordine diventa difficile perché vuol dire scendere a patti con quello che abbiamo realmente vissuto, rivedendo le nostre narrazioni. Un affronto con il passato che spingerebbe soprattutto ad una consapevolezza diversa, quello di cui avremmo avuto bisogno e non abbiamo avuto; realizzare, insomma, che non siamo stati visti, incoraggiati, che non c’è stata una persona che ha veramente creduto in noi.

Ed è per questi ultimi motivi che si inizia ad accumulare oggetti e caos, perché si tratta di promesse mancate, testimonianze silenziose di “un ce la farai” che avremmo voluto ricevere e che non è mai arrivato. Ed è per questo, anche, che mettere in ordine è anche molto difficile perché ha a che fare con la paura di guardarsi alle spalle e accettare che tante cose non ci sono state concesse e che tante altre non sono andate come speravamo.

Solo quando si è pronti ad accettare questo, e cioè che tutto quello che poteva essere è stato, allora si è pronti a mettere in ordine e vivere una sola narrazione della propria vita.

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