Ogni anno si celebra una delle pietanze italiane più gustose e amate: si avvicina il World Lasagna Day.
Ci sono piatti italiani che hanno fatto il giro del mondo. La pizza, il Panettone, il cappuccino e ovviamente la lasagna. Una pietanza popolare che non ha nulla di gourmet e che nella sua sostanza ha soddisfatto il cuore – e lo stomaco – di intere generazioni.

Considerando l’incredibile successo del piatto, perché non dedicargli un’intera giornata? Ogni anno si celebra la regina indiscussa della pasta al forno. La cui origine risale al 1282, nel cuore di Bologna, che da sempre ne rivendica la paternità.
Quando si terrà il World Lasagna Day e qual è il programma
Il 29 luglio si festeggia il World Lasagna Day. Ebbene sì, esiste una giornata dedicata nientemeno che all’iconico e intramontabile piatto italiano. Ogni anno si ripercorre la tradizione, assaporando le sue diverse versioni. La ricetta originale prevede ragù bianco, besciamella e parmigiano. In tutta Italia però spopola la variante con il concentrato di pomodoro. Comunque la si assapori, rimane una vera prelibatezza.

La lasagna chiama famiglia. Soprattutto durante la stagione invernale, accompagnata da un rinfrescante bicchiere di vino rosso. Il profumo emanato dalla teglia inebria gli ospiti. Grandi e piccini si riuniscono intorno a una tavola imbandita e litigano per chi si aggiudica la fetta più grande. In pochi riescono a rinunciare al bis. I contorni abbrustoliti, la carne avvolta dalla pasta e la cremosità della besciamella come ciliegina sulla torta.
Esistono poi la lasagna alla zucca, agli asparagi, broccoli e carciofi, alla salsiccia e persino al pesce. L’anno scorso Massimo Spigaroli, presidente onorario dell’associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi, commentava all’ANSA: “Se la lasagna si è conquistata il mondo, si continui a fare la lasagna con i parametri giusti. Pasta fine, besciamella, ragù”. E aggiunge: “Ben venga l’innovazione, fermo restando che la lasagna della nonna deve rimanere”. E come dargli torto.
Del medesimo avviso è lo chef di origini romane Antonio Giordano: “Bisogna rimanere fermi alla tradizione delle ricette, senza snaturare l’origine della proposta che hanno fatto la fortuna del piatto”. Insomma, il progresso è qualcosa che ci accompagnerà ancora per molto tempo. Ma è davvero necessario contaminare tutto?
Anche quei gioielli che hanno fatto la storia della cultura gastronomica del Bel Paese. Viaggiare, esplorare e sperimentate apre la mente. Tuttavia, si sa, tutte le strade ad un certo punto ci riportano a casa.