Tossine nascoste in cucina, bagno e camera da letto: dove sono e come rimuoverle

Le tossine non si fermano sulla soglia di casa. I composti dannosi per l’organismo sono diffusi in tutte le cucine, nei bagni e non solo.

Siamo abituati a preoccuparci soprattutto delle tossine presenti nell’ambiente esterno: nell’aria, nell’acqua o nel suolo. Si parla per esempio tanto dell’inquinamento provocato dai fumi dei motori a scoppio e dei metalli pesanti, come piombo e mercurio, che contaminano il terreno e le falde. Poi si pone attenzione massima alle diossine e ai pesticidi.

Un ragazzo con una maschera a gas e in evidenza un bagno, una cucina e una coperta
Tossine nascoste in cucina, bagno e camera da letto: dove sono e come rimuoverle – lacasamadre.it

Il problema ambientale delle tossine non riguarda però solo l’esterno. Spesso è proprio tra le mura domestiche che queste sostanza chimiche si accumulano in modo pericoloso e persistente. Anche se il termine tossina viene di solito associato a veleni naturali, in realtà abbraccia un insieme enorme di composti, sia naturali che artificiali.

Gli esperti mettono per esempio in guardia dal fenomeno dell’inquinamento indoor. Secondo l’OMS, l’aria interna, quella che circola in un appartamento di città, può essere fino a cinque volte più inquinata di quella esterna. E le tossine sono ovunque. In cucina, per esempio, la fonte più pericolosa di tossine sono le pentole antiaderenti rovinate, che possono rilasciare particelle di teflon e PFOA.

Meglio poi trattare con criterio i contenitori in plastica, che possono contenere BPA e ftalati. Stessa storia per i detergenti più aggressivi, come quelli all’ammoniaca. Gli stessi cibi confezionati sono contaminati da tossine. Additivi, conservanti e coloranti artificiali sono infatti composti che in alte dosi sono pericolosi per l’organismo.

Fonti invisibili di tossine in casa

I mobili trattati chimicamente, le vernici fresche, i deodoranti per ambienti, i prodotti per la pulizia, così come i tessuti sintetici… tutte queste cose sono fonti pericolose di tossine. Dunque, ci sono tossine nascoste in tutte le stanze della casa. In cucina, in bagno, in camera da letto.

Oggetti comuni della casa e, in evidenza, una pentola e il diffusore della doccia
Fonti invisibili di tossine in casa – lacasamadre.it

Il più delle volte si nascondono in oggetti di uso quotidiano apparentemente innocui. E poi si accumulano. A differenza dell’esterno, dove il vento e la pioggia aiutano a disperdere gli inquinanti, in casa le tossine ristagnano.

In generale, bisogna stare attenti alla formaldeide che può essere presente in mobili truciolati, nelle tende e nei tappeti. In bagno, le tossine più pericolose sono i ftalati e i BPA che si trovano nelle confezioni di plastica dei bagnoschiuma, in molti cosmetici e nei profumatori.

Dovrebbero far paura anche i VOC, ovvero i composti organici volatili, rilasciati da vernici, colle e spray (anche i detergenti e le lacche sono a rischio). In camera da letto, bisogna guardare con diffidenza i materassi e cuscini sintetici che potrebbero contenere formaldeide e ritardanti di fiamma.

Conviene anche evitare tutti i tessuti trattati (tende, tappeti, lenzuola) con sostanze chimiche. Il rischio è poi veicolato anche dalla polvere, che favorisce la circolazione di allergeni e di residui tossici. Infine ci sono le micotossine, generate da muffe in ambienti umidi come il bagno o il frigorifero.

Ci sono ovviamente delle strategie da adottare per vivere in una casa più sana. La prima regola è quella di ventilare ogni giorno, anche in inverno. Conviene poi scegliere prodotti e oggetti certificati eco o bio e materiali naturali (il legno non trattato, il cotone, il vetro, l’acciaio inox, la ghisa…). Può poi essere importante introdurre in ogni stanza delle piante purificanti come il pothos.

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