Vacanze 2025, consigli fondamentali per risparmiare: fai questo e non sfori

Stabilimenti balneari, hotel e B&B si lamentano: le vacanze 2025 portano meno incassi del previsto, ecco cosa sta accadendo.

Gli operatori turistici italiani lamentano dunque un calo degli incassi, nonostante l’estate sia nel suo pieno. Credo ch’un spirto del mio sangue pianga la colpa che là giù cotanto costa, scriveva Dante nella Divina Commedia. Che è un po’ come dire: chi è causa del suo mal pianga sé stesso. Lidi e strutture recettive hanno esagerato con i rincari. I prezzi delle vacanze 2025, in Italia, hanno conosciuto enormi aumenti.

Ragazza in costume al mare che si abbassa gli occhiali da sole sul naso
Vacanze 2025, consigli fondamentali per risparmiare: fai questo e non sfori – lacasamadre.it

Una settimana al mare per una famiglia di quattro persone, secondo Federconsumatori, costa in media oltre 6.500 euro. Un prezzo insostenibile per la maggioranza del Paese. E quasi la metà degli italiani ha rinunciato in questo 2025 alle vacanze estive. Molti altri si sono buttati sulle vacanze brevi o brevissime, puntando all’estero e a pacchetti low-cost. E poi c’è chi si è dedicato o si dedicherà alla staycation. Cioè alle vacanze in città, nei dintorni, senza spostamenti, al massimo gite mordi e fuggi di un giorno.

Per salvare le vacanze 2025 si possono comunque mettere in atto delle strategie. In teoria, non c’è niente di complicato. Per risparmiare, bisogna evitare di spendere, quindi rinunciare al maggior numero di servizi e beni disponibili. Niente lettino e ombrellone, niente cene fuori, zero shopping in negozietti e bancarelle… Per nobilitare queste pratiche, oggi si usano termini anglosassoni, che sanno di efficaci strategie economiche: cash stuffing, no-spend challenge, loud budgeting

Tre metodi per risparmiare, al mare e non, durante le vacanze 2025

Per risparmiare, in realtà, è sufficiente lasciar perdere molti bisogni apparenti e concentrarsi sull’autenticità. Passare dall’ideale di consumo a quello di consapevolezza. Il cash stuffing, per esempio, consiste in ciò che hanno fatto tantissimi italiani negli anni ’60 e ’70. Prendere il contante e dividerlo in mazzette etichettate. Ognuna dedicata a una voce di spesa: affitto, cibo e tempo libero. E in vacanza si porta solo una mazzetta e si ha un budget massimo, che non si può sforare. Usando la carta, invece, è molto più facile spendere più del dovuto.

Ragazza a mollo in acqua al mare, particolare
Tre metodi per risparmiare, al mare e non, durante le vacanze 2025 – lacasamadre.it

Il budget massimo può essere consistente se si comincia a pianificare le vacanze con largo anticipo. Se si trovano offerte vantaggiose. Si risparmia molto anche scegliendo destinazioni meno turistiche. Niente spiagge con hype e affollate, dunque. Il no-spend challenge può essere inteso come una sfida personale e un gioco. Si stabilisce un budget minimo utile a pagare solo i servizi veramente essenziali in vacanza. Per esempio il posto in cui pernottare e il cibo per sostenersi. E poi si rinuncia allo shopping, ai ristoranti, ai regali.

Il loud budgeting è un trend nato su TikTok. Ed è una rivalutazione della parsimonia. Sempre più giovani dicono no alle spese pazze. Meglio starsene con l’asciugamano sulla spiaggia libera, portandosi il panino da casa e senza andare a cena fuori di sera. L’importante è stare bene, divertirsi e godersi l’estate. E aprire gli occhi per godersi tutta la bellezza disponibile gratis.

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