Sta circolando una nuova truffa nel nostro Paese che ha preso di mira gli utenti della nota applicazione di messaggistica WhatsApp: l’allarme della Polizia di Stato.
Utilizzare lo smartphone per svolgere attività quotidiane è ormai un’abitudine di milioni di persone a livello globale. Questo è possibile grazie alle migliaia le applicazioni disponibili sugli store e tra queste è impossibile non citare WhatsApp, l’app di messaggistica istantanea controllata dal gruppo Meta.

Purtroppo, la nota piattaforma è finita spesso al centro di truffe ai danni degli utenti. Non è raro, difatti, che i cybercriminali utilizzino WhatsApp per mettere in atto dei raggiri e fare cadere le vittime nella loro trappola. Proprio in queste settimane è stata segnalata una frode che coinvolge i fruitori della nota piattaforma di messaggistica.
WhatsApp, la truffa dell’account non verificato: come riconoscerla e difendersi
Una nuova truffa sta circolando in queste settimane prendendo di mira numerosi utenti WhatsApp. La frode, come accade nella maggior parte dei casi, ha come scopo quello di sfruttare la piattaforma di messaggistica istantanea per sottrarre informazioni personali alle vittime. A segnalare la frode, nei giorni scorsi, è stata la Polizia di Stato attraverso un posto condiviso sulla propria pagina Facebook.

Come spiega la Polizia di Stato, i malintenzionati inviano alle vittime un messaggio su WhatsApp segnalando che l’account sarebbe a rischio perché “non verificato”. Per procedere con la fantomatica verifica l’utente dovrebbe cliccare su un link riportato nel messaggio. A quel punto, cliccando sul link, si apre una pagina falsa attraverso cui i criminali sottraggono dati personali alle vittime per poi riutilizzarli per scopi illeciti. Per indurre a cliccare sul falso link, nel messaggio di testo viene segnalato che non effettuando la procedura, l’account potrebbe subire delle presunte limitazioni.
Ovviamente si tratta di una truffa per rubare informazioni sensibili ai fruitori della nota piattaforma di messaggistica. L’invito, come accade in questi casi, è quello di non cliccare mai su link che vengono inviati via Sms, WhatsApp o email, soprattutto se il mittente è un numero sconosciuto. Importante è anche non condividere mai informazioni sensibili, dato che mai nessuna piattaforma o ente ufficiale chiederà certi dati telefonicamente o via Sms. Per riconoscere le truffe, è sempre bene fare attenzione ai messaggi ricevuti che, molto spesso, contengono errori grammaticali, come accaduto anche in quest’ultimo caso segnalato dalla Polizia di Stato. Accorgendosi di essere di fronte ad una frode è sempre consigliato rivolgersi alle autorità competenti che procederanno con le opportune verifiche.