Mario Giacomelli

Annali delle Arti

17.07.2003 - 26.10.2003

a cura di Achille Bonito Oliva
Annali delle Arti

Mario Giacomelli

Il terzo appuntamento con Gli Annali delle Arti rende omaggio a uno dei più noti fotografi italiani, Mario Giacomelli [Senigallia (Ancona), 1925 - 2000], con una personale curata al Museo di Capodimonte da Achille Bonito Oliva con il coordinamento di Cristiana Colli.
La mostra raccoglie 105 fotografie, di cui 69 del tutto inedite, tratte dal ciclo Il Pittore B., realizzato a Senigallia tra il 1991 e il 1992. Pretesto di questo racconto per immagini è Walter Bastari, un pittore della città natale dell'artista. Alla sua esistenza border line, al confine fra creatività e pazzia, Giacomelli si avvicina con sensibilità, svelandone lo strano miscuglio di fragilità e vitalità. Scattate in un rigoroso bianco nero, che racchiude in sé ombre drammatiche, abbacinanti lucentezze e la malinconia di mobili grigi ed evanescenti, le immagini di Giacomelli vanno oltre il tema del ritratto e della descrizione, per raccontare come in un sogno la figura di un artista posteggiatore, pittore figurativo incuriosito dall'astrazione. Diversamente dai personaggi umili e sofferenti, sospesi fra vita e morte, trattati in altre serie fotografiche, la figura di Bastari rappresenta un caso particolare: da una parte, è metafora di smarrimento e incertezza; dall'altra, esemplifica l'innocente coraggio a vivere la propria diversità. Per questo la sua presenza diventa reale e simbolica al tempo stesso, chiave d'accesso a quel “fantastico” in cui arte e vita si mescolano fino a confondersi.
La fotografia di Giacomelli non nasce da visioni istantanee, ma da lente elaborazioni poetiche, che si sviluppano in cicli di lavoro spesso durati anni: da Vita d’ospizio (1955-57) a Scanno (1957-59) che, acquistato nel 1963 dal Museum of Modern Art di New York, regalò all'autore fama internazionale; dai Pretini (1961-63) a Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1966-68) visione fotografica della lirica di Cesare Pavese; da Caroline Branson (1971-74), ispirato da una poesia della Spoon River Antology di Edgar Lee Master, a Presa di coscienza sulla natura (1977-79); da Il mare dei miei racconti (1984-94) a Ritratto di un sogno (1991-94).